Sabato 17 Dicembre si è svolta la Cena di Natale presso la Sede Settemari.
Il tradizionale appuntamento ha coinvolto numerosi soci e amici che si sono ritrovati con la consueta allegria per scambiarsi gli auguri e per trascorrere alcune ore rinnovando l’amicizia e la voglia di stare assieme.
Fin dal mattino (ma anche da qualche giorno prima) sono cominciati i preparativi per allestire un Menù degno della serata e del fine palato dei commensali, avendo scelto con cura le materie prime e i tipi di cottura, la divisione dei compiti e delle collaborazioni di chi si è reso disponibile oltreché l’allestimento della sala e la preparazione delle tavole.
Per comodità, e anche un po’ perché si presentava molto bene sia in tavola che in bacheca, ecco un’immagine del Menù che ha accolto tutti al loro arrivo:
L’esplosione dei tappi di Prosecco ha inequivocabilmente segnato l’inizio della festa e i primi “evviva” e “auguri” si sono rincorsi da una tavola all’altra mentre gli antipasti, delicati e ben decorati, riempivano i piatti di tutti.
La serata è proseguita tra il rimpiazzo di bottiglie gioiosamente vuote, richieste di “bis” prontamente soddisfatte e l’andirivieni tra i tavoli delle persone accompagnate da sorrisi e “ciacole”.
Giunto il momento tanto atteso della lotteria dei regali si è riempito un tavolo con tutti i pacchetti raccolti all’inizio e portati dai partecipanti. La distribuzione dei numeri ha dato il via alla sempre emozionante riffa e i due istrioni Bepi e Alberto hanno condotto con simpatia e verve l’estrazione che non ha mancato di riservare sorprese, delusioni e simpatici aneddoti o equivoci legati a regali privati che sono finiti nel mucchio in mezzo agli altri, avendo come conseguenza una avventurosa rincorsa per riappropriarsi del proprio dono.
L’arrivo di pandori, panettoni, frutta secca, fresca, spumante e torroni ha dato il via ai cori che hanno fatto risuonare la sala delle sempre belle melodie veneziane che ci hanno accompagnato verso il termine della serata al quale siamo arrivati dandoci appuntamento per il giorno successivo, domenica 18, dove all’isola di San Lazzaro degli Armeni . . .