La Settemari al Giardino mistico dei Carmelitani scalzi di Venezia

da | Giu 15, 2016 | News

Venerdì 10 giugno la Settemari ha effettuato una visita guidata al Giardino mistico del Carmelitani Scalzi di Venezia nei pressi della stazione di S. Lucia e adiacente al complesso della Chiesa di Santa Maria di Nazareth.

Il percorso ha portato i Soci e gli amici che si sono aggregati a camminare lungo la via affiancata da rose, palme e gelsomini che introduce al cortile al cui centro troneggia un bel pozzo in pietra d’Istria e che ancora porta la trabeazione che sorregge la carrucola per il secchio (ve ne sono ancora pochi a Venezia di questo tipo). Il pozzo è ancora funzionante e viene utilizzato per raccogliere l’acqua piovana che poi sarà convogliata e sarà di supporto all’irrigazione delle aiuole.

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Dalla cesura, anch’essa intervallata da colonne in pietra d’Istria, si accede al Giardino mistico che è composto di 8 aiuole (7+1) e di cui la prima è rappresentata da un prato erboso, tagliato raso e senza alcuna coltivazione, che rappresenta la Pienezza e la potenzialità di tutto ciò che può nascere (sia esso buono o malvagio).

Proseguendo si è potuto visitare l’orto medicinale, con le coltivazioni di piante officinali per i diversi apparati e le diverse patologie e con la più grande tra le coltivazioni, quella della Melissa, per cui sono famosi i Carmelitani scalzi e che tante patologie riesce a lenire e della quale ancor oggi molte persone fanno uso; in seguito l’orto alimentare con decine di coltivazioni per il sostentamento della comunità dei frati e con la maturazione di ortaggi e leguminose già pronte e disponibili al consumo. Non poteva mancare il vigneto, con 17 filari di Malvasia ancor giovani ma che già il prossimo anno potranno dare il loro frutto che sarà raccolto in centinaia di bottiglie.

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Proseguendo il Giardino dei gusti perduti ci ha portati davanti al frutteto, con 40 alberi da frutto con specie anche rare di pere e mele oltre che di altri frutti più comuni e già maturi che hanno reso maggiormente l’idea di un paradiso terrestre su cui basta allungare una mano per accederne alle dolcezze; l’uliveto, con 13 alberi a significare gli Apostoli e il Cristo, con tutti i significati che l’olio ha ed ha avuto sia nella cultura classica che in quella Cristiana come simbolo di Pace, Vittoria, consacrazione e sigillo di appartenenza.

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Ai lati delle aiuole gli alberi di Cachi, gli intrecci di Kiwi e i frutti del sottobosco ci hanno portati al Bosco, in cui alberi di Palma, Cipresso, Cedro del Libano, Olmo, Leccio, Tamerice e albero di Giuda hanno raccontato la storia della Passione e della croce di Cristo.

Verso il ritorno dal lato opposto del giardino abbiamo potuto godere delle sedi riservate alle erbe aromatiche ed altre quali il Cappero in fiore, il Peperoncino, la Salvia, il Dragoncello e poi Rosmarino, Maggiorana, Timo, Citronella, Borragine, Sedano che via via lungo il cammino ci hanno accompagnato verso il ritorno da cui siamo partiti.

Accarezzare le foglie aromatiche e portare all’olfatto le mani ha colorato di sfumature diverse i sensi dei visitatori e profumato il sorriso di ciascuno.

Al centro l’ottava aiuola; un albero di Melograno ancor giovane, che rappresenta l’unità dei Cristiani e della Famiglia così come la composizione dei suoi semi all’interno, tutti uniti in celle e stretti nella stessa unità di insieme per donare un frutto succoso e dal piacevole gusto quale è la piacevolezza data dalla concordia tra le persone.

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Al termine, con la descrizione dei tre grandi alberi di noce alla fine del percorso e del loro significato abbiamo potuto rilassarci per un aperitivo che ha lasciato spazio ai commenti e ad altri momenti di relax contemplando il tramonto che colorava di sfumature nuove il giardino e i volti di tutti.

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Molti hanno espresso il desiderio di tornare a visitare il Giardino mistico e con ragione, infatti ogni stagione porta con sé colori e sfumature diverse, profumi e sensazioni nuove.

Senza dubbio un momento e un modo di vivere la città diverso da altri, che possiamo trovare nel cuore di Venezia e che ci fa sentire lontanissimi e in pace con quanto ci circonda.

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